Messaggio INPS: ‘NASpI non dovuto’ ecco chi deve restituire tutti i soldi

L’INPS sta inviando alcuni messaggi inerenti le pratiche di NASpI, l’erogazione che spetta ai disoccupati. Molti devono restituire le somme ricevute.

Non è un errore ma una pratica che l’Istituto di previdenza ha la facoltà di attivare, e ha tempo 5 anni per chiedere ai percettori della Naspi di restituire il denaro ricevuto che non era loro spettante.

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Attenzione al messaggio INPS, molti devono restituire i soldi – Cacaonline.it

Andiamo a capire come e quando l’INPS può inviare un particolare messaggio e quali opzioni ha a disposizione il destinatario della comunicazione.

L’INPS ti chiede i soldi della NASpI non dovuta? Ecco cosa devi fare

La NASpI, acronimo che sta per Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è una indennità mensile di disoccupazione riconosciuta ai lavoratori subordinati, ed è erogata in relazione a eventi di disoccupazione involontaria. Questa misura, nata nel 2015, è andata a sostituire le precedenti prestazioni di disoccupazione.

cosa fare se inps chiede naspi indietro
Chi riceve il messaggio INPS deve controllare la propria posizione – Cacaonline.it

Può capitare però che l’INPS chieda la restituzione delle somme erogate, e quando accade invia la comunicazione con la dicitura “NASpI non dovuto“. Le motivazioni per cui l’Istituto di Previdenza chiede indietro i soldi (tutti o in parte) possono essere diverse, come ad esempio:

  • doppia erogazione dell’indennità per lo stesso periodo di disoccupazione
  • sono venuti meno i requisiti per l’accesso all’indennità – accesso al lavoro o ricalcolo delle settimane lavorative utili all’ottenimento del sussidio.

In questi casi, dunque, l’INPS può chiedere la restituzione delle somme erogate, e i controlli possono arrivare a ritroso nel tempo fino a 5 anni. Se il destinatario della richiesta non procede al pagamento, l’INPS mette a ruolo la somma e se questa non viene riscossa il soggetto può anche vedersi pignorare i propri beni.

La questione è particolarmente rilevante nel caso in cui il soggetto abbia percepito indebitamente la NASpI durante un nuovo rapporto di lavoro. La legge però in questo caso specifica che la somma da restituire non è quella complessiva, bensì le erogazioni partite a seguito dell’inizio della nuova attività lavorativa.

In caso di comunicazioni del genere da parte di INPS, comunque, è sempre bene fare un controllo della propria posizione, così da contestare un eventuale errore dell’Istituto di previdenza.

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