Bonus da 250 euro al mese senza ISEE: presenta subito la domanda e ottieni questo fantastico sussidio

Ottime notizie per le famiglie: è in arrivo un nuovo Bonus da 250 euro al mese, che renderà più ricchi gli stipendi. Chi può richiederlo? Scopriamolo.

Le famiglie sono sempre più stremate dalla crisi economica e dall’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e, dunque, sono alla ricerca di Bonus, sussidi e agevolazioni che possano essere d’aiuto ad affrontare le ingenti spese quotidiane.

bonus da 250 euro
Si può richiedere un nuovo Bonus da 3 mila euro all’anno (cacaonline.it)

Negli ultimi mesi, sono stati predisposti diversi benefici economici in favore dei nuclei familiari in difficoltà, da utilizzare per l’acquisto di cibo, medicinali e prodotti per l’igiene personale, ma anche per pagare le bollette delle utenze di luce, acqua e gas e per fare rifornimento di carburante dei veicoli privati.

A queste agevolazioni, si aggiunge un nuovo Bonus, del valore di 250 euro al mese, destinato ad arricchire lo stipendio delle donne lavoratrici. Quali sono i requisiti per richiederlo e come si presenta la domanda? Ecco tutti i dettagli.

Bonus da 3.000 euro all’anno per le famiglie: le condizioni per ottenerlo e la modalità di presentazione delle domande

Il Governo ha introdotto il cd. Bonus mamma, un sussidio consistente nello sgravio contributivo al 100% in favore delle mamme lavoratrici a tempo indeterminato che, nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024, hanno almeno due figli, dei quali uno di età inferiore a 10 anni.

bonus mamme lavoratrici
Le mamme lavoratrici potranno ricevere 250 euro in più al mese (cacaonline.it)

Per il biennio successivo (2024- 2026), invece, il Bonus spetta alle madri che hanno tre o più figli, dei quali il più piccolo con meno di 18 anni di età. Per quanto riguarda la maturazione di tale requisito, l’INPS ha chiarito che viene considerato sussistente al momento della nascita del secondo e del terzo figlio e, una volta raggiunto, si cristallizza.

Di conseguenza, non andrà perduto nel caso in cui si verifichino eventi modificativi, come la fuoriuscita di uno dei figli dal nucleo familiare, oppure la non convivenza o l’affidamento esclusivo al padre in seguito a separazione o divorzio.

Grazie al Bonus, in pratica, viene azzerata la quota di contributi che deve essere pagata dalle lavoratrici. In questo modo, le beneficiarie potranno risparmiare fino a 3 mila euro l’anno e, di conseguenza, ottenere ben 250 euro più al mese sullo stipendio.

Il riconoscimento del Bonus mamme non è automatico, ma le interessate devono presentare domanda al proprio datore di lavoro e comunicare il numero di figli a carico e il loro codice fiscale. I datori di lavoro, poi, procederanno alla trasmissione dei dati ottenuti direttamente all’INPS, nel flusso Uniemens.

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