La NASpI anche ai dipendenti pubblici, ma solo in questo caso

L’indennità di disoccupazione NASpI viene erogata anche ai dipendenti del settore scolastico. Possono riceverla i precari? Per la legge non ci sono dubbi.

La NASpI è un sussidio economico che viene riconosciuto ai lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro in maniera involontaria. Rientrano tra i beneficiari anche i dipendenti del settore scolastico, compresi gli insegnanti precari della scuola pubblica.

naspi agli insegnanti precari
La NASpI spetta anche ai precari della scuola (cacaonline.it)

Gli appartenenti a tale categoria, infatti, hanno dei contratti a termine e, dunque, alla fine dell’anno scolastico (a giugno o ad agosto), possono presentare richiesta per ottenere l’indennità di disoccupazione. Al pari degli altri lavoratori che beneficiano della misura, anche gli insegnanti devono possedere specifici requisiti contributivi al momento della presentazione dell’istanza.

La NASpI, tuttavia, spetta ai professori precari con contratto a termine nella scuola pubblica, a condizione che dopo la scadenza del contratto di lavoro, si protragga lo stato di disoccupazione; in altre parole, gli interessati non devono avere altri rapporti lavorativi in atto. Ma vediamo quali sono i requisiti per l’accesso alla NASpI da parte di questa categoria di dipendenti, a quanto ammonta la prestazione e qual è la procedura corretta per l’inoltro della domanda.

Indennità di disoccupazione per insegnanti: i presupposti per non perdere il beneficio

Per ottenere l’indennità di disoccupazione NASpI, gli insegnanti precari devono, innanzitutto, possedere almeno 13 settimane di contributi previdenziali, accumulati nei quattro anni precedenti la richiesta. La domanda per il sussidio, inoltre, può essere presentata anche in seguito a supplenze brevi, a condizione che si rispettino le condizioni nei 48 mesi precedenti.

naspi professori contratto a termine
Non tutti i professori precari possono beneficiare della NASpI (cacaonline.it)

L’indennità viene erogata per un periodo corrispondente alla metà delle settimane di contributi versati negli ultimi quattro anni. Questo significa che anche l’importo spettante varia a seconda dello stipendio medio periodale percepito dall’insegnante precario. Per esempio, se la retribuzione ammonta a 1.425,21 euro, la NASpI corrisponderà al 75% della paga, con un limite massimo di 1.550,42 euro.

La richiesta del sussidio va inviata in modalità telematica, attraverso il portale web dell’INPS. In alternativa, è possibile chiamare il Contact Center, al numero 803.164 da rete fissa o allo 06.164.164 da rete mobile, oppure farsi assistere da un Patronato. La domanda va presentata entro massimo 68 giorni dall’interruzione del rapporto di lavoro.

L’erogazione della NASpI non può essere superiore a 24 mensilità, ma ha una durata variabile in base ai contributi del beneficiario. Per gli insegnanti precari della scuola pubblica, la percezione dell’indennità garantisce un’entrata mensile fino alla stipula del successivo contratto di lavoro, a settembre.

In conclusione, anche i professori precari che prestano servizio presso gli istituti scolastici pubblici hanno diritto all’indennità di disoccupazione, ma è fondamentale informarsi presso dei professionisti esperti, per valutare la propria posizione e verificare se si possiedono i requisiti legali per accedere alla misura.

Gestione cookie